Mantova – Guide Arsit Maraviglia

Mantova Itinerari

ALLA SCOPERTA DI MANTOVA POETICA CITTÀ COSTRUITA SULL’ACQUA

Mantova

La banchisa a Mantova – Foto di © Nicola De Crecchio

Quando si arriva dal Ponte di San Giorgio a Mantova, piccolo capoluogo di provincia all’estremità sud est della Lombardia, con meraviglia si scopre che è un’antica città costruita sull’acqua. Fondata sulle rive del fiume Mincio, emissario del Lago di Garda, nel cuore della fertile bassa pianura padana, un tempo paludosa, Mantova deriverebbe il nome dal Dio etrusco degli Inferi Mantus.  Alla fine del 12° secolo l’ingegnere idraulico Alberto Pitentino viene chiamato a realizzare un sistema di protezione della città dalle piene e dall’impaludamento del Mincio; vengono così creati quattro laghi artificiali a circondare interamente il centro storico, rendendola una piccola Venezia, a cui accedere mediante ponti come quello di San Giorgio. Oggi Mantova conserva l’aspetto di una città peninsulare ed è ancora lambita da tre dei quattro laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. E’ riconosciuta come città “virgiliana” per aver dato i natali al sommo poeta latino Virgilio, ma è famosa soprattutto come “capitale dei Gonzaga”, Principi del ducato mantovano per quasi 4 secoli, grandi collezionisti e mecenati che l’hanno resa una delle Corti Rinascimentali tra le più raffinate e sfarzose dell’Italia del Nord. Mantova conserva uno straordinario patrimonio artistico-culturale in virtù degli artisti prestigiosi richiesti a lavorare alla corte gonzaghesca come Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti, Giulio Romano e molti altri. Questo passato di raffinatezze e buon gusto è ancora oggi evocato dalle sue pittoresche piazze, le sue eleganti vie cittadine e soprattutto i suggestivi antichi palazzi del centro storico, tanto da essere stata riconosciuta Sito del Patrimonio Mondiale Unesco nel 2008.

Fiori di Loto

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MANTOVA E I SUOI GIOIELLI ARTISTICI

Prego, seguitemi! Andremo insieme alla scoperta di questa affascinante città, dove la bellezza delle Arti contende il primato alla bontà della sua rinomata Cucina!

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CENTRO STORICO

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PANO_20140813_142035La nostra visita guidata del centro storico di Mantova può dunque iniziare da Piazza Sordello, la piazza storica più grande della città, pavimentata di ciottoli di fiume, severa e monumentale, che è stata il cuore politico e religioso della città per secoli. La piazza è dedicata al trovatore medievale Sordello da Goito, ed è sovrastata a ovest dalla Torre della Gabbia, famosa per il suo gabbione utilizzato come prigione esterna, poi il Palazzo Acerbi seguito dal Palazzo Bonacolsi e dal Palazzo Vescovile, riconoscibile dalla facciata neoclassica dove spiccano due poderosi atlanti che sorreggono un balcone; a nord è l’antica Cattedrale di San Pietro col campanile in stile romanico, e a est si stagliano i Palazzi più antichi del complesso della Reggia Gonzaghesca, ovvero Palazzo del Capitano del Popolo e Magna Domus. In realtà Piazza Sordello era il sito della Civitas Vetus romana e fino alla fine del 1300 era occupata da abitazioni e stradine. I Gonzaga hanno demolito il quartiere per ottenere un ampio spazio per far risaltare le loro dimore nobiliari e per accrescere il prestigio del loro potere.

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Superando l’Arco di San Pietro, lasciamo la cittadella Ducale per passare nella città Comunale, costeggiando la Strada del Principe dove incontriamo le tipiche Piazze del Broletto e delle Erbe, fulcro delle attività amministrative e commerciali dal lontano Medio Evo; qui ritroviamo antichi palazzi merlati come Palazzo dell’Arengario, Palazzo del Podestà e Palazzo della Ragione; poco distante spiccano le belle chiese di S. Lorenzo, dall’inconfondibile pianta rotonda e rivestimento in cotto, e la originale Basilica di S. Andrea, capolavoro architettonico dell’umanista Leon Battista Alberti, ricostruita da modelli vitruviani per conservare degnamente una preziosa reliquia del Sangue di Cristo.

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Continuiamo il nostro itinerario verso la sinuosa Via degli Orefici per raggiungere le antiche Pescherie disegnate da Giulio Romano e scoprire un incantevole scorcio sul canale medievale scavato per la navigazione e la pesca: il Rio. Prima di fermarci per una meritata pausa pranzo consacrata alla degustazione di alcuni dei piatti tipici della prelibata cucina mantovana (Tortelli di zucca, Risotto alla pilota, Salame mantovano, formaggio Grana Padano, Luccio in salsa e Sbrisolona), possiamo finire in bellezza questo tour guidato a Teatro, accomodandoci nel parterre del Teatro Scientifico, progettato dallo scenografo Antonio Galli Bibiena, delizioso gioiello teatrale rococò del periodo asburgico.

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PALAZZO DUCALE

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Comprende un insieme di edifici realizzati nel corso dei secoli, dal 13° al 17° secolo, voluto dai Principi Gonzaga come loro magnifica residenza ufficiale per quasi 4 secoli. I palazzi sono stati collegati da corridoi e gallerie, gli interni sono arricchiti da loggiati e giardini, di cui il più famoso è pensile. Gli affreschi più celebri sono quelli della Camera degli Sposi, interamente decorata dal pittore di corte Andrea Mantegna. Considerati uno dei più importanti capolavori di pittura italiana del Quattrocento, sono conservati nella fortezza gotica di Castel San Giorgio, a monte del Palazzo Ducale. Dopo lo Scalone Barocco delle Duchesse che ci conduce alla visita del piano nobile, attraverso la Sala degli Antenati coi ritratti della dinastia gonzaghesca, entriamo nel Salone di Pisanello decorato con gli affreschi dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Più avanti il Salone degli Arcieri, anticamera ducale al tempo di Vincenzo I Gonzaga ci introduce nella meravigliosa Galleria degli Specchi, che stupisce tutti coi suoi effetti illusionistici dipinti e la magnificenza del suo decoro. Ancora emozioni nella Sala dello Zodiaco per il notturno soffitto stellato e il letto di Napoleone Bonaparte e subito ancora nella Sala dei Fiumi, estiva sala da pranzo voluta da Duca Guglielmo I, straordinaria per la presenza di uno dei rari giardini “in aria” dell’epoca delle Corti. Da non trascurare di ammirare infine gli straordinari Arazzi raffaelleschi, di lana e seta, esposti nell’Appartamento degli Arazzi.

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PALAZZO TE

Altro polo artistico mantovano di assoluto interesse che merita di essere adeguatamente illustrato è senza dubbio il Palazzo Te, villa suburbana consacrata ai piaceri e allo svago, che l’architetto Giulio Romano chiamato da Roma in quanto erede del maestro Raffaello, realizza per il Marchese Federico II Gonzaga tra il 1525 e il 1535, su ispirazione delle antiche ville romane. La villa rappresenta un modello esemplare dello stile manierista primitivo in architettura e uno straordinario esempio di pittura del Cinquecento italiano. Il nome del palazzo deriverebbe da quello del luogo dove è stato costruito: l’isola del Tejeto, abbreviato in Te, dove i Gonzaga tenevano le scuderie ducali per l’allevamento dei famosi purosangue addestrati per i campi di battaglia e per i tornei. L’interno contrasta con il sobrio esterno per un ciclo di affreschi molto coinvolgenti, ispirati alle favole mitologiche di Ovidio e Apuleio, frutto della fantasia geniale di Giulio Romano. Tra le sale più suggestive in cui soffermarci: la Sala del Sole, il Salone dei Cavalli e la Sala di Amore e Psiche per concludere con quella più inaspettata, la Sala dei Giganti, dove i Titani che si ribellano a Zeus devono subire la sua terribile collera. L’impressione è quella di un gigantesco fumetto 3D pieno di accesi colori! Il palazzo non era solo l’alcova d’amore riservata alla favorita del Principe, Isabella Boschetti, per una sensuale relazione amorosa immersa nel verde dei giardini e rinfrescata dai giochi d’acqua, bensì anche un palazzo di rappresentanza per alloggiare con adeguato lusso ospiti di rango come l’imperatore Carlo V d’Asburgo che incorona Federico, primo duca della famiglia Gonzaga, nel 1530. Le Fruttiere di Palazzo Te sono  sede di importanti Mostre temporanee.

Palazzo Tè

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